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Excursion: the two souls of Liguria

The next 31 July 2016, will lead an excursion to bind Four Seasons-nature and culture in the regional natural park of Beigua … those wishing to join is, as always, welcome!

Here you can find all the details

The Association's web site to register and get more information

About Liguria is not only beaches and busy, but also stunning scenery and wonderful natural riches. The excursion has a loop trail in the Park of Monte Beigua, discovering one of the most spectacular of the Alta Via dei Monti Liguri, which runs on the watershed between the Po Valley and the ligure directly overlooking the sea, offering a panorama that goes from the Apuan Alps at the Ligurian Alps.

Program-we will depart from Rifugio Pratorotondo, where is the information point Bruno B of the regional natural park of Beigua. Walking, we will reach the Refuge preserves the block field is famous for this area of the Park. We will discover slowly the two souls of Liguria: the green of the mountains and the blue of the sea.

What to bring: membership (to whom he will be made the moment at a charge of € 10 for a year), lunches, socks and hiking boots, sunglasses, a hat, sunscreen, batteries, daily backpack. Important water supply and suitable clothing to protect yourself from the Sun.
Local transport: own funds
Meals: lunch (not included)
Book until: Saturday, July 30, 13:00 at our Office at 324 8486608. Or by email at segreteria.milano@fsnc.it and awaiting confirmation.
Departure date: 7/31/2016
Difference in altitude: 580 m
Length: 10.40 km
Date: 1 hour 7:00-Milan, Viale Famagosta, taxi station at stop MM1
Date: 2 hours 9:30-Refuge Pratorotondo, Via Pratorotondo 2, Cogoleto

1st national day GAE: on the trail of hiker with the guides

The day began uncertain: the weather was ominous, but as always before a hike, I asked who's up there a bit of leniency and a look of sunshine to enjoy the experience. And I've been played!

In 27 indomitable, we found ourselves in Varenna, in front of the station, leaving in the direction of Bellano and Dervio, then tracking Orange Sentiero del Viandante. The youngest: a six-year, talented and curious. Most active: Davon, a labrador that has driven at least 4 times our distance.

A beautiful day to discover who are the environmental guides and what they do, in the beautiful setting of Lake Como, with its views and scenery the fruit of centuries of interaction between man and nature.

See you next and … Good Journey!

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Wayfarer's trail with guides-5 June 2016

For the national day of hiking guides, I propose this excursion promotional FREE PARTICIPATION. Registration is REQUIRED BEFORE 3 June (see below)

The Wayfarer's Trail is a hiking trail that connects the ancient mule tracks and protohistoric and Roman age historical routes, along the eastern shore of Lake Como, on the lower slopes of the mountains. The location allows you to enjoy wonderful views of the Lake and to grasp the wise balance that man has managed to establish an environment that is not always easy.

The hike proposed by Fabio G.A.E. Marotta and Sara Zanni starts from the railway station to Varenna (LC) and ends at the train station of ayl, easily reachable by train from Milan. Inexperienced hikers can interrupt the path in Bellano, after about 3 hours walk from the start, while the fittest can fulfill the whole itinerary with the guides until Dervio. The return to Varenna or Lecco and Milan is possible thanks to the railway connection.

Equipment: hiking boots .1 .5 litres of water, a sack lunch, rain or rain jacket, hat, sunscreen
Info and reservations: 335 5722106, sarazanni.gae@gmail.com

Download the poster and the regulation of travel.

Wayfarer

Tappa 76: Bercianos del Real Camino – Mansilla de las Mulas

Ieri, come ho scritto, ci siamo fermati all’albergue parrocchiale di Bercianos del Real Camino: un Albergue che non conoscevo e, a sorpresa, abbiamo scoperto che la gestione dei volontari è molto simile a quella di Granon, con la cena comunitaria e il momento di condivisione prima della nanna.
Ho aiutato a preparare la cena e, insieme a Luca e Luiz, abbiamo preparato una zuppa di lenticchie gigante per 55 persone!
Oggi, invece, la tappa è stata tranquilla: poco più di 26km di avvicinamento a León, caratterizzati da una fame atavica che abbiamo cercato di placare con una dose di bacon alle 8:30! Al nostro arrivo a Mansilla de las Mulas, la cittadina era già piuttosto affollata di pellegrini, ma abbiamo trovato posto all’albergue municipal.

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Tappa 39: Montréal – Fanjeaux. La rocca dei Catari

Questa mattina il risveglio è stato tardo e tranquillo: la tappa era breve, meno di 15km, e l’alloggio era già assicurato presso le suore domenicane di Fanjeaux. Oltre a essere breve, il tragitto si è anche rivelato meraviglioso: il GR78 oggi si è snodato in una campagna collinosa coltivata a grano e vigne, popolata di conigli, lepri e uccellini… Per tutto il tempo il cielo è stato coperto da nuvoloni minacciosi, ma un vento incessante ha soffiato da ovest, probabilmente salvandomi dalla pioggia.
La destinazione della tappa era Fanjeaux, sito della Fanum Jovis romana, su cui si è impostato un villaggio il cui castello era cantato anche dai trovatori. Tra la fine del XII e l’inizio del XIII secolo, Fanjeaux divenne un centro cataro di prima importanza, tanto che venne scavato un fossato a protezione dei suoi abitanti. Proprio per la sua importanza per l’eresia, fu qui che si installò Domenico di Guzman e ne fece il centro della sua predicazione, creando, a un paio di km dal villaggio, un primo monastero femminile in cui si ritirarono molte donne recuperate alla fede cattolica. In una delle case nobiliari di Fanjeaux, inoltre, ebbe luogo il famoso miracolo del fuoco: davanti a dei giudici locali, 3 predicatori cattolici – fra cui Domenico – e 3 notabili catari si confrontarono con la prova del fuoco. I due gruppi scrissero ciascuno su carta i cardini della propria fede, per poi gettare i fogli nel fuoco per tre volte consecutive: mentre le proposizioni catare vennero arse, il foglio vergato da Domenico volò intatto per tre volte fuori dalle fiamme, confermando la verità della sua fede. È proprio sul luogo in cui ebbe luogo tale miracolo che sorge il monastero delle suore domenicane, che oggi accolgono con un sorriso e con calore i pellegrini diretti a Compostela.
Del villaggio medievale rimane anche l’edificio dell Halles, un grande spazio coperto dove si svolgevano il mercato e altre attività sociali.

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Tappa 10: Susa – Oulx

Questa mattina ho aperto gli occhi e sembrava pomeriggio: nuvole pesanti e una pioggerellina sottile mi hanno ricordato che siamo in montagna e che il caldo delle risaie è alle mie spalle! Nonostante la voglia di girarmi e continuare a dormire, mi sono alzata e preparata: bisogna sempre andare avanti! Ci ha pensato suor Bibiana a rallegrarmi con una colazione buona per tre persone celiache! Ha anche trovato un sacerdote ultra novantenne che mi ha benedetta: la mia prima benedizione da pellegrina!
Dopo colazione, sono uscita: la pioggia non era niente di che e nel giro di un’ora e mezza era praticamente finita.
La tappa di oggi è stata molto bella, anche se lunga, dura e adatta più agli escursionisti che al pellegrino con lo zainone: bisogna prestare molta attenzione ai tratti nel bosco, dove il sentiero si fa stretto e sdrucciolevole, soprattutto con questo tempo! Comunque ho attraversato i boschi silenziosi della Val di Susa, turbati solo dai cantieri TAV e dall’autostrada. Ho visto cascate e laghi, attraversato paesini mezzo abbandonati ma ricchi di fascino perché testimonianza di un tempo in cui la montagna era abitata. Sono passata sotto al Forte di Exilles, dove dicono sia stato imprigionato “la maschera di ferro” e dove oggi la fanno da padrone i cartelli “C’era una volta a Exilles”… C’erano tante attività in questa cittadina che pochi decenni fa contava più di 3000 anime, ma ora conta più che altro imposte chiuse. Eppure qui ho incontrato le prime tre persone che mi hanno chiesto se andassi a Compostela… E così mi è venuta voglia di cantare l’inno dei pellegrini che mi era stato insegnato a Granon. Forse grazie alla mia voce magica, ho potuto avvistare la fuga di due camosci e un sacco di scoiattoli, lungo il Sentiero dei Franchi che attraversa il Parco Naturale del Gran Bosco di Salbertrand.
Ora sono dai Salesiani di Oulx, insieme ad altri due pellegrini: Giancarlo che va verso Roma, e Stefano, che da domani camminerà con me verso Compostela!20140526-181909-65949964.jpg

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Tappe 7 e 8: Torrazza Piemonte – Torino – Sant’Ambrogio Torinese

Ieri non sono proprio riuscita a scrivere nulla: ero veramente disfatta e ho preferito godere di un po’ di riposo e della compagnia degli amici che mi hanno ospitata a Torino… Spero mi scuserete!
Comunque ieri mattina sono partita con gli auguri un po’ scettici di don Patrice di non trovare pioggia lungo la via per Torino e, invece, mi è stata donata una giornata splendida: soleggiata e calda! Camminando in mezzo a campi bagnati di rugiada e della pioggia della sera precedente, mi sono bevuta senza accorgermene, il pezzo di strada che collega Torrazza a Chivasso. Davanti al Duomo mi sono liberata dello zaino e ho aspettato Valeria, un’amica pellegrina che si è offerta di aiutare un amico in difficoltà. Dopo un cappuccino insieme siamo ripartite insieme per condividere un pezzo di strada e ci siamo salutate dopo aver incontrato una passeggiatrice più “professionista”. Dopo nemmeno 2km ho incontrato Carlo, un altro pellegrino, che mi è venuto incontro da San Mauro Torinese. Insieme abbiamo percorso, fra una chiacchiera e l’altra, il Cammino lungo il Po e poi da Gassino a San Mauro. Arrivati ancora una volta al Po, la strada per raggiungere la casa di Barbara, Marco e Margot, i nostri hospitaleri, era ancora lunga almeno 10km. Con altri 30 alle spalle, nonostante la mia scarsa propensione a prendere mezzi pubblici, mi è sembrato insensato percorrere 40km concludendo la tappa attraverso Torino…e così Carlo mi ha accompagnata in un tour sull’autobus 61 fino a Porta Nuova e poi sulla metropolitana senza autista fino a trovare Barbara, una mia collega, che portava a spasso Margot!
Per cena, è arrivato anche Alessandro, mio marito, e siamo andati tutti insieme cena in una trattoria piemontese con la Manu, un’altra fantastica archeologa, suo marito Michele e la dolcissima Sofia dalla folta chioma.
Stamane ci siamo riportati sulla Francigena lungo Corso Francia e siamo usciti da Torino per raggiungere Rivoli, Rosta e la chiesa di Sant’Antonio di Ranverso: un gioiello ben nascosto alle pendici delle prime colline che immettono in Val di Susa. Gli affreschi di fine XV secolo ci hanno lasciati a bocca aperta e ci hanno dato la spinta per procedere fino ad Avigliana, dove abbiamo sostato per uno spuntino. Il kiwi e la banana devo averci offuscato il giudizio, visto che poi abbiamo prontamente perso le frecce e, per ritrovarle, abbiamo attraversato tutto il centro storico. Essendo un po’ in anticipo per l’arrivo a Sant’Ambrogio, ci siamo anche concesso un pranzo veloce al bar Tritolo, presso il museo del dinamitificio di Avigliana. Gli ultimi 3km li abbiamo fatti in compagnia della Sacra di San Michele, che dominava dall’alto il paesaggio…ora attendiamo don Romeo per prendere alloggio e andare, senza gli zaini, a visitare San Michele sul suo nido d’aquila!

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Le tappe lungo la Via Domitia (Monginevro – Arles)

Il tracciato della Via Domitia che percorrerò.
Il tracciato della Via Domitia che percorrerò.

Dopo aver definito le tappe che toccherò lungo la Via Francigena tra Pavia e il Monginevro, tocca al primo Cammino da affrontare in Francia. Si tratta della Via Domitia, un itinerario che ricalca una strada romana, costruita nel 120 a.C. e che è rimasta una delle più importanti vie di comunicazione di terra del Mediterraneo fino a non molto tempo fa. Infatti, il suo percorso è costellato di siti archeologici e luoghi estremamente affascinanti, soprattutto per chi, come me, in un Cammino così lungo non cerca la “performance sportiva”, ma un arricchimento spirituale e culturale. Ma questi aspetti avrò modo di approfondirli più avanti… per ora limitiamoci alle informazioni di base.

Ecco quale sarà la scansione delle tappe in Francia, ammesso che il programma possa essere rispettato:

  1. Oulx – Briançon: 29.8 km parziali, 302 km da Milano
  2. Briançon – L’Argentière-La-Bessée: 19.6 km parziali, 321.6 km da Milano
  3. L’Argentière-La-Bessée – Mont Dauphin: 22 km parziali, 343.6 km da Milano
  4. Mont Dauphin – Embrun: 29.8 km parziali, 373.4 km da Milano
  5. Embrun – Savines-Le-Lac: 20.3 km parziali, 393.7 km da Milano
  6. Savines-Le-Lac – Notre Dame du Laus: 29.3 km parziali, 423 km da Milano
  7. Notre Dame du Laus – Tallard: 24.6 km parziali, 447.6 km da Milano
  8. Tallard – La Motte-du-Caire: 20.2 km parziali, 467.8 km da Milano
  9. La Motte-du-Caire – Saint-Geniez: 20 km parziali, 487.8 km da Milano
  10. Saint-Geniez – Peipin: 27.6 km parziali, 515.4 km da Milano
  11. Peipin – Lurs: 35 km parziali, 550.4 km da Milano
  12. Lurs – Reillanne: 32.4 km parziali, 582.8 km da Milano
  13. Reillanne – Apt: 31.2 km parziali, 614 km da Milano
  14. Apt – Coustellet: 27.1 km parziali, 641.1 km da Milano
  15. Coustellet – Cavaillon/Orgon: 16.9 km parziali, 658 km da Milano
  16. Cavaillon/Orgon – Saint-Rémy-de-Provence: 20.7 km parziali, 678.7 km da Milano
  17. Saint-Rémy-de-Provence – Fontvieille: 22 km parziali, 700.7 km da Milano
  18. Fontvieille – Arles: 11.1 km parziali, 711.8 km da Milano

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