Turista a Carcassonne: le magie di Viollet-le-Duc

Oggi ho trascorso una giornata di relax immersa nel Medioevo respirabilmente medievale di Carcassonne. Ieri, al mio arrivo, la Cité mi era sembrata una specie di parco giochi per turisti: tutto perfetto, i ristoranti a tema, i negozi di souvenir medievali… Ma tutto bellissimo, come se la cittadella fosse stata costruita ieri…
Oggi, però, mi sono alzata alle 7 e sono uscita presto dall’Ostello della Gioventù, seguendo il consiglio della mia compagna di stanza: alle 8 la chiesa di Saint-Nazare era deserta, le viuzze silenziose, si sentivano solo i battiti d’ala dei colombi e i richiami degli spazzini impegnati a rimuovere i detriti lasciati dai turisti di ieri. La chiesa mi ha incantata: le vetrate stupende, un’architettura spettacolare che unisce l’impianto originario romanico con un coro maestoso gotico, il sole che trafigge il rosone violetto trasformandolo in una ruota del tempo… Poi ho continuato il mio giro e in tarda mattinata ho visitato anche il castello comitale. E ho capito chi è stato l’artefice di tutta questa bellezza, quasi troppo bella. Nella mia ignoranza crassa avevo scordato che qui ha operato per decenni Viollet-le-Duc, che dal 1856 in poi si è fatto carico dei restauri prima della chiesa e poi dell’intera cittadella. Ma sotto Luigi XVI, ancora non era di moda una riflessione epistemologica sul senso del restauro e così Viollet-le-Duc ha avuto modo di dare la propria impostazione e il proprio senso al lavoro. Ha compiuto un rilievo completo dei resti esistenti della cittadella, che ormai era in rovina ed era stata invasa da abitazioni povere e private che si addossavano alle mura snaturandone il senso e la bellezza. L’architetto fece eliminare queste costruzioni e ricostruì da zero le coperture e le decorazioni, laddove esse non erano più leggibili. Assunse mastri scultori e mastri vetrai e rifece la decorazione della chiesa. Trasformò, nell’arco di 60 anni un insieme di ruderi in un santuario della storia dell’arte medievale, unendo un’osservazione attentissima dei resti a una conoscenza e consapevolezza profonda della cultura architettonica medievale, tanto che oggi Carcassonne può essere considerata un museo esemplare del Medioevo francese. Il risultato è eccezionale, forse criticabile dal punto di vista della “sincerità” del restauro, ma sicuramente lascia a bocca aperta!
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