Tappa 93: Muxía – Finisterre. Alla fine del mondo

Ieri sera non sono riuscita a scrivere questo post. Un po’ perché ero stanca, un po’ perché avevo bisogno di digerire la giornata. La tappa da Muxía a Finisterre è stata bella e tosta, con 32km da percorrere e quattro colline da scavalcare. Abbiamo visto l’ultima alba sorgere sulla Galizia è consumato l’ultima colazione iperproteica. L’arrivo a Finisterre è stato surreale, con il mare, il cruceiro che ci dà il benvenuto, gli horreos che spariscono per lasciare spazio alle case dei pescatori.
Siamo andati in spiaggia, ho toccato l’acqua dell’oceano e ho scoperto che era fredda gelata. Poi siamo andati a cercare l’albergue ungherese, dove sapevamo che Jocelyne già era alloggiata. Le abbiamo lasciato un biglietto e siamo tornati in spiaggia per il bagno di rito. L’acqua era davvero fredda e così il bagno l’ho fatto solo io. Siamo tornati in Albergue e ci siamo sistemati, poi spesa, pasta alla carbonara condivisa un’ultima volta con Jocelyne e via al faro: gli ultimi 3km verso ovest. Non so se davvero è entrato nella mia testa che non dovrò più camminare, nemmeno domani o dopodomani. Il tramonto è stato un’emozione unica, anche se le nuvole coprivano la linea dell’orizzonte. La cosa stupefacente è che, per la prima volta da quando siamo in Spagna, nonostante la quantità di gente abbarbicata sugli scogli, appena il sole ha iniziato a calare è sceso un silenzio totale sul capo, che è terminato con gli ultimi raggi. Dopo il tramonto abbiamo partecipato al piccolo falò di due pellegrini inglesi, bruciando due paia di slip e un calzino rotto e ponendo termine in modo ufficiale e rituale al pellegrinaggio. Sono state tutte sensazioni che ho vissuto molto intensamente, ma solo stamattina, salendo sul pullman che ci sta riportando a Santiago, sono tornate le lacrime. Abbiamo salutato Jocelyne, che ci aveva aspettati a Finisterre per vedere insieme il tramonto: il suo cammino di vita ancora non è chiaro e dovrà decidere presto cosa fare e come continuare questo lungo viaggio che chiamiamo Vita.

Un commento su “Tappa 93: Muxía – Finisterre. Alla fine del mondo”

  1. Ti avevo lasciato in mezzo alla penisola iberica.
    Oggi ho un attimo di tempo.
    Ti leggo dalla piazzola del campeggio [in puglia, alla fine] e ti trovo sul pullman per tornare a santiago.
    Mi sono letta gli ultimi post. Grazie per aver condiviso i tuoi passi.

    A questo punti, a te e ad ale, buon cammino.
    Buon cammino vero, quello dentro la vostra vita.

    Ti abbraccio.
    Cri

    Ps: quando vuoi passare per raccontarci, noi

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