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Aggiornamenti, consigli e indicazioni dagli amici

La cosa bella dei pellegrini è che sono sempre pronti ad aiutarsi a vicenda, anche se ci si è appena conosciuti, anche se non ci si conosce affatto. Il Cammino permette di riscoprire quella dimensione umana che si perde speso nella metropolitana, ad esempio, dove tutti si guardano in cagnesco e cercano di arrivare prima del vicino, di superarlo, di rubargli il posto a sedere… ecc. Ma i pellegrini no. E questo è uno dei mille aspetti che mi fanno apprezzare enormemente l’andare a piedi. Così, già dopo un solo giorno dalla pubblicazione delle tappe, ho dovuto apportare qualche modifica al file excel che potete trovare in questo articolo oppure scaricare la versione PDF in fondo alla medesima pagina.

Ringrazio di cuore tutti coloro che sono venuti a leggere e a consultare il materiale e gli articoli postati nelle ultime settimane a proposito dei 100 giorni che passerò sul Cammino. E ringrazio ancora più calorosamente tutti quelli (tantissimi! Una vera sorpresa!) che mi stanno scrivendo, qui sul blog, tramite Facebook e via mail, anche soltanto per augurarmi buon Cammino. Un augurio quanto mai benvenuto, visto che il Cammino sarà lungo e pieno di insidie, anche se il brivido dell’avventura già mi fa battere il cuore e scorrere i brividi lungo la spina dorsale! Rinnovo l’invito a chi volesse fare un pezzetto di strada insieme: contattatemi senza problemi anche via mail: sara.pellegrina@gmail.com.

Venendo ai consigli preziosi che mi sono arrivati e ai quali vorrei dare una certa visibilità per chi già si fosse scaricato l’elenco delle tappe, ne citerò due particolarmente preziosi:

  1. L’ospitalità dei Frati di Maison Aguerria a Mauléon è attualmente chiusa, quindi ho inserito nell’excel due opzioni possibili che possono essere scelte: entrambe sono Gites d’étapes e possono essere un’ottima soluzione. Se avete in programma di seguire lo stesso percorso lungo i Pirenei e dopo Lourdes, vi raccomando di riscaricare il documento con i due nuovi possibili alloggi. Grazie a Luciano per avermi segnalato questo problema: d’altronde, chi meglio di te? 🙂
  2. Le tappe di Sant’Ambrogio Torinese e di Susa (23 e 24 maggio), possono essere cambiate con due varianti un po’ più impegnative, che non ho incluso nella tabella per scaramanzia. Le due varianti possono condurre rispettivamente alla Sacra di San Michele e all’Abbazia di Novalesa. Si tratta di due luoghi stupendi, ricchi di storia e di fascino, quindi ottime soluzioni per chi ha la possibilità di raggiungerli… io ancora non so in che forma sarò: aspetterò di arrivare a Torino per decidere! Intanto, grazie a Stefano per avermi segnalato queste possibilità, che non avevo adeguatamente sottolineato nei post precedenti!

Altri preziosi consigli mi sono arrivati da Flavio (che è una miniera inesauribile di informazioni e di consigli, che non riguardano solo l’itinerario strictu sensu) e riguardano le tappe che nel foglio excel sono rimaste vuote: per intenderci, quelle fra Arles e Carcassonne. Grazie alle sue indicazioni spero di colmare le lacune nei prossimi giorni!

Vi ringrazio ancora tutti, anche gli amici Brasiliani e in particolare Eduardo Dos Reis a cui mando un saluto particolare e un augurio di Bom Caminho, nella speranza di incontrarci lungo le vie che conducono a Santiago. Così come ringrazio anche Sylvie, Luciano, Jacques, Silvana, Fabio e Domenico che si sono candidati per fare un pezzo di strada con me… oltre a Stefano e Cesira che, a Dio piacendo, faranno un po’ più di un pezzo e ad Alessandro che si è scelto questa matta come moglie!

La Sacra di San Michele

Tappe e ospitalità fino a Saint-Jean-Pied-de-Port

Finalmente sono riuscita a mettere ordine in tutto il materiale raccolto in questi giorni e così è venuto alla luce il primo foglio Excel riepilogativo del percorso che immagino di seguire. Immagino, perché sul Cammino non si sa mai…per fortuna! Comunque sia, nel documento che segue sono riportate le tappe, la data prevista, km totali e parziali, grado di difficoltà e l’alloggio in cui spero di dormire, con relative caratteristiche.

Chi abbia bisogno di qualche informazione aggiuntiva o volesse contattarmi, può scrivermi a sara.pellegrina@gmail.com.

Se non riesci a vedere il foglio excel, puoi scaricare da qui il PDF.

Da Arles ai Pirenei: le tappe

Il Cammino del Piemonte Pirenaico

In questi giorni ho avuto modo di ponderare ampiamente le tappe per concludere la parte francese del mio Cammino estivo e di confrontarmi con Stefano, un amico pellegrino che mi accompagnerà dal Monginevro fino ai Pirenei. I nostri conti ci hanno portati a fissare un programma di 48 tappe in terra francese… 48 tappe che formeranno una collana di perle: un giorno più bello dell’altro, a giudicare da quello che sto leggendo e scoprendo online e, di conseguenza, l’entusiasmo cresce.

Ci saranno problemi, qua e là, a trovare alloggi a prezzi pellegrini, ma in qualche modo faremo: inutile adesso fasciarsi la testa prima di cadere. Quando saremo là vedremo come ce la caveremo… comunque nei prossimi giorni posterò una tabella riassuntiva degli alloggi in cui progetto di dormire fra Milano e St.-Jean-Pied-de-Port, in modo che chi deciderà in futuro di percorrere questo stesso Cammino, potrà basarsi su una fonte già “filtrata”. Quindi, tornando a noi… ecco qua le tappe che faremo tra Arles e St.-Jean-Pied-de-Port.

  1. Arles – St. Gilles: 20 km parziali, 731.8 km da Milano
  2. St. Gilles – Aigues-Mortes: 30 km parziali, 761.8 km da Milano
  3. Aigues-Mortes – Palavas: 30 km parziali, 791.8 km da Milano
  4. Palavas – Sète: 27 km parziali, 818.8 km da Milano
  5. Sète – Agde nord: 23 km parziali, 841.8 km da Milano
  6. Agde nord – Béziers: 24 km parziali, 865.8 km da Milano
  7. Béziers – Capestang: 21 km parziali, 886.8 km da Milano
  8. Capestang – Argens: 39 km parziali, 925.8 km da Milano
  9. Argens – Trèbes: 35 km parziali, 960.8 km da Milano
  10. Trèbes – Carcassonne: 14 km parziali, 974.8 km da Milano

Le tappe fra Arles e Carcassonne sono state sperimentate e descritte da Flavio Vandoni, un caro amico camminante e hospitalero, che ha percorso il Cammino da Roma a Finisterre qualche anno fa e si prende la briga di aggiornare annualmente i dati da lui raccolti. Trovate i suoi descrittivi nelle varie sezioni del sito www.camminando.eu. Le tappe successive fanno parte del Cammino del Piemonte Pirenaico: per avere maggiori informazioni su questo Cammino, fate riferimento alle fonti che ho citato nel post sulla bibliografia… e magari ne parleremo più avanti.

  1. Carcassonne – Montréal: 22 km parziali, 996.8 km da Milano
  2. Montréal – Fanjeaux: 19 km parziali, 1015.8 km da Milano
  3. Fanjeaux – Mirepoix: 30 km parziali, 1045.8 km da Milano
  4. Mirepoix – Ludiès/Carlaret: 26 km parziali, 1071.8 km da Milano
  5. Ludiès – Montégut: 27.5 km parziali, 1099.3 km da Milano
  6. Montégut – Caoué de Coume: 27 km parziali, 1126.3 km da Milano
  7. Caoué de Coume: St.-Lizier: 25.5 km parziali, 1151.8 km da Milano
  8. St.-Lizier – St.-Lary: 30 km parziali, 1181.8 km da Milano
  9. St.-Lary – Juzet d’Izaut: 20 km parziali, 1201.8 km da Milano
  10. Juzet d’Izaut – St.-Bertrand-des-Comminges: 26 km parziali, 1227.8 km da Milano
  11. St.-Bertrand-des-Comminges – Lortet: 29 km parziali, 1256.8 km da Milano
  12. Lortet – Sarlabaus: 21 km parziali, 1277.8 km da Milano
  13. Sarlabaus – Bagnères de Bigorre: 22 km parziali, 1299.8 km da Milano
  14. Bagnères de Bigorre – Lourdes: 29 km parziali, 1328.8 km da Milano
  15. Lourdes – Asson: 24 km parziali, 1352.8 km da Milano
  16. Asson – Arudy: 18.5 km parziali, 1371.3 km da Milano
  17. Arudy – Oloron-Sainte-Marie: 23 km parziali, 1394.3 km da Milano
  18. Oloron-Sainte-Marie – Hopital St.-Blaise: 23 km parziali, 1417.3 km da Milano
  19. Hopital St.-Blaise – Mauléon: 16.5 km parziali, 1433.8 km da Milano
  20. Mauléon – St.-Juste-Ibane: 21 km parziali, 1454.8 km da Milano
  21. St.-Juste-Ibane – St.-Jean-Pied-de-Port: 24 km parziali, 1478.8 km da Milano.

Rotellati verso il Cammino di Santiago

Ieri, grazie all’invito di Pierpaolo Scabbiolo, conosciuto un po’ per caso su Facebook, ho avuto il piacere di incontrare un gruppo di nuovi amici che coltivano, come me, un sogno un po’ folle. Si tratta dei Rotellati, un’associazione senza fini di lucro milanese appena nata, ma con un sogno impegnativo da portare avanti. I fondatori dell’associazione sono Marco Dell’Infante, Luigi Resovi e Pierpaolo Scabbiolo, tre ragazzi che, come tanti di noi, vogliono percorrere il Cammino di Santiago fino alla tomba dell’Apostolo. Ma per loro la sfida è ancora più complicata che per la maggioranza dei pellegrini. Infatti, loro saranno costretti a percorrere il Cammino su una sedia a rotelle, affrontando ogni giorno problemi medici di non poco conto, oltre alle difficoltà fisiche imposte dall’esperienza di un Cammino lungo 800 km.

Per poter realizzare il loro sogno, quindi, i Rotellati hanno pensato di mettersi insieme e di sognare in grande: il primo obiettivo è raccogliere il necessario per produrre delle apposite sedie a rotelle, pensate per affrontare sterrati e dislivelli impegnativi con la sola forza delle braccia. Oltre alle sedie, però, saranno costretti a farsi seguire da almeno un camper adeguatamente attrezzato per sopperire alle necessità mediche che i ragazzi devono fronteggiare ogni giorno, garantendo loro anche un alloggio con caratteristiche igieniche elevate per scongiurare il rischio di infezioni. Insomma, l’impresa non è di poco conto e loro ci mettono anche il carico da 90, aggiungendo a tutto questo lo spirito di servizio, che li spinge a mettere poi a disposizione le attrezzature per coloro che, nonostante problemi di disabilità fisica, vorranno seguirli per andare a trovare San Giacomo a Compostela.

Molti di coloro che seguono questo blog amano i viaggi e i viaggi “particolari”, lenti, a contatto con la natura … e quindi potranno capire meglio di altri il sogno che anima questi ragazzi e i loro amici dell’Associazione Rotellati onlus. E allora, andate a trovarli sul loro blog: www.rotellati.it o sulla loro pagina Facebook e, perché no? Pensate di dare loro una mano, anche piccola, per poter inseguire il loro sogno: ogni viaggio per quanto lungo inizia sempre dal primo passo.

Se poi li vorrete incontrare di persona, probabilmente li potrete trovare lungo la tappa che mi condurrà da Milano a Pavia, dove mi accompagneranno. Quindi, restate connessi!

Alla scoperta della Francia

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Come ho già scritto, il tratto di Cammino che mi porterà ad attraversare la Francia meridionale è per me completamente sconosciuto. La cosa un po’ mi spaventa, ma mi emoziona molto. Più leggo e più scopro cose e luoghi di cui non sospettavo l’esistenza e che vorrei vedere con i miei occhi! D’altra parte l’ignoto spaventa un po’ tutti, ma affrontarlo è una delle esperienze più stimolanti della vita dell’uomo.
E così, per cercare di saperne un po’ di più e per alimentare la fantasia, mi sono fatta un giro su Youtube, alla ricerca di video che raccontino le vie che percorrerò… Ed ecco i risultati!

Le tappe lungo la Via Domitia (Monginevro – Arles)

Il tracciato della Via Domitia che percorrerò.
Il tracciato della Via Domitia che percorrerò.

Dopo aver definito le tappe che toccherò lungo la Via Francigena tra Pavia e il Monginevro, tocca al primo Cammino da affrontare in Francia. Si tratta della Via Domitia, un itinerario che ricalca una strada romana, costruita nel 120 a.C. e che è rimasta una delle più importanti vie di comunicazione di terra del Mediterraneo fino a non molto tempo fa. Infatti, il suo percorso è costellato di siti archeologici e luoghi estremamente affascinanti, soprattutto per chi, come me, in un Cammino così lungo non cerca la “performance sportiva”, ma un arricchimento spirituale e culturale. Ma questi aspetti avrò modo di approfondirli più avanti… per ora limitiamoci alle informazioni di base.

Ecco quale sarà la scansione delle tappe in Francia, ammesso che il programma possa essere rispettato:

  1. Oulx – Briançon: 29.8 km parziali, 302 km da Milano
  2. Briançon – L’Argentière-La-Bessée: 19.6 km parziali, 321.6 km da Milano
  3. L’Argentière-La-Bessée – Mont Dauphin: 22 km parziali, 343.6 km da Milano
  4. Mont Dauphin – Embrun: 29.8 km parziali, 373.4 km da Milano
  5. Embrun – Savines-Le-Lac: 20.3 km parziali, 393.7 km da Milano
  6. Savines-Le-Lac – Notre Dame du Laus: 29.3 km parziali, 423 km da Milano
  7. Notre Dame du Laus – Tallard: 24.6 km parziali, 447.6 km da Milano
  8. Tallard – La Motte-du-Caire: 20.2 km parziali, 467.8 km da Milano
  9. La Motte-du-Caire – Saint-Geniez: 20 km parziali, 487.8 km da Milano
  10. Saint-Geniez – Peipin: 27.6 km parziali, 515.4 km da Milano
  11. Peipin – Lurs: 35 km parziali, 550.4 km da Milano
  12. Lurs – Reillanne: 32.4 km parziali, 582.8 km da Milano
  13. Reillanne – Apt: 31.2 km parziali, 614 km da Milano
  14. Apt – Coustellet: 27.1 km parziali, 641.1 km da Milano
  15. Coustellet – Cavaillon/Orgon: 16.9 km parziali, 658 km da Milano
  16. Cavaillon/Orgon – Saint-Rémy-de-Provence: 20.7 km parziali, 678.7 km da Milano
  17. Saint-Rémy-de-Provence – Fontvieille: 22 km parziali, 700.7 km da Milano
  18. Fontvieille – Arles: 11.1 km parziali, 711.8 km da Milano

Continua a consultare le tappe da Arles a Saint-Jean-Pied-de-Port  –>

Programmando il tratto italiano

Rieccomi ad affrontare la fase preparatoria del lungo Cammino che mi attende quest’estate. Oggi, dopo aver consegnato al mio relatore la tesi di dottorato pronta per la discussione, ho pensato di studiare un po’ le tappe italiane… E così, adesso posso condividere con voi la prima parte del programma che penso di affrontare, anche se ho solo individuato i punti tappa: lo studio del tracciato e dei luoghi da visitare è ancora tutto da fare…ma ho ancora un po’ di tempo! Considerato che conto di partire fra il 12 e il 15 maggio 2014, posso dire che vedrò l’inizio di giugno quando sarò già in Francia, pensiero che mi riempie già di grande emozione!

Ma veniamo alle tappe!

  1. Milano – Pavia: km tappa 32, km totali 32
  2. Pavia – Garlasco: km tappa 25.3, km totali 57.3
  3. Garlasco – Nicorvo: km tappa 27.3, km totali 84.6
  4. Nicorvo – Vercelli: km tappa 20, km totali 104.6
  5. Vercelli – Castell’apertole: km tappa 27.3, km totali 131.9
  6. Castell’apertole – Torrazza Piemonte: km tappa 26.6, km totali 158.5
  7. Torrazza Piemonte – Torino: km tappa 29, km totali 187.5
  8. Torino – Sant’Ambrogio Torinese: km tappa 27.5, km totali 215
  9. Sant’Ambrogio Torinese – Susa: km tappa 29, km totali 244
  10. Susa – Oulx: km tappa 28.2, km totali 272.2

E così i primi 272 km sono più o meno programmati… poi, si sa: non è il pellegrino a decidere, ma il Cammino e Colui che da lassù ci tiene una mano sopra la testa…

Idee, consigli e suggerimenti sono naturalmente ben accetti da parte di chi vorrà darmeli!

Continua a consultare le tappe dal Monginevro ad Arles –>

Bibliografia utile

Consolidata l’idea di seguire l’itinerario descritto qualche giorno fa, mi sono messa subito alla ricerca di indicazioni e bibliografia. Ovviamente non sarà possibile seguire una sola guida, ma cucire diverse fonti: si tratterà di un lavoro lungo… Però vediamo un po’, a beneficio di chi vorrà fare una follia simile in futuro, quali fonti è possibile reperire in libreria e quali direttamente su internet.

Naturalmente, bisogna considerare che internet è aggiornabile continuamente e, quando gli autori dei siti sono così premurosi da riportare la data dell’ultimo aggiornamento, le informazioni possono essere molto precise, mentre le guide cartacee sono aggiornate alla data di pubblicazione. Quindi, è meglio che il pellegrino stia bene attento all’affidabilità delle varie fonti che consulta, sia per quanto riguarda l’itinerario, che per quanto concerne gli alloggi e le persone di riferimento.

Tratto 1: da Milano al Monginevro lungo la Via Francigena

Partendo da Milano in direzione Pavia, è possibile seguire la ciclabile che collega queste due città, correndo lungo il Naviglio Pavese. Da Pavia in poi, invece, seguirò la Via Francigena a ritroso, verso il Monginevro. Per le indicazioni relative all’itinerario mi sono procurata la “Guida alla Via Francigena” di Monica D’Atti e Franco Cinti, edita da Terre di Mezzo, nella sua quarta edizione (aprile 2012). Gli aggiornamenti sull’ospitalità offerta ai pellegrini sono resi disponibili costantemente dagli autori al link http://www.confraternitadisanjacopo.it/Francigena/guida/newsospitalita.htm, pagina che consiglio di consultare prima di partire.

Tuttavia, su internet si possono trovare diverse cose utili: in primo luogo, su www.camminando.eu, nella sezione italiana, potete trovare i descrittivi aggiornati di alcuni Cammini italiani, fra cui la Via Francigena: Flavio Vandoni, camminante e hospitalero, è anche disponibile per fornire descrittivi aggiornati. Un’altra fonte utile è il sito www.viefrancigene.it dove si può scaricare l’elenco dell’ospitalità pellegrina. Purtroppo, però, questo utile elenco ci abbandona a Vercelli, dove la Francigena “ufficiale” devia verso il Gran San Bernardo, mentre io devo proseguire verso ovest e il Monginevro.

A questa pagina, gestita dall’Associazione Movimento Lento, si trova anche un gruppo all’interno del famoso portale Couchsurfing per chiedere ospitalità a privati in cambio della disponibilità a ospitare altri membri della comunità in futuro.

Tratto 2: dal Monginevro ad Arles lungo la Via Domitia

Questo tratto, lungo poco meno di 500 Km, è la prima via che affronterò sul territorio francese, un percorso ricchissimo di Storia, che già mi entusiasma molto. Per capirci qualcosa, ho acquistato (ordinandola su Amazon.it) la guida “La Via Domitia vers Saint-Jacques-de-Compostelle ou vers Rome” di Jean-Yves Grégoire, edita da Rando éditions. Si tratta di un volumetto leggero, munito di cartine, descrizioni del percorso e di note storiche e culturali con indicazioni dei luoghi da visitare. Mi sembra molto buona, ma lo verificherò sul terreno. La guida non segue pedissequamente il GR 653D, ossia il sentiero escursionistico che collega il Monginevro ad Arles: ogni tanto se ne discosta per rispondere alle esigenze culturali e non solo sportive del pellegrino, cercando di ricalcare, laddove possibile, l’antico itinerario. Se volete affidarvi, invece, al GR 653D per tutto il percorso, potete acquistare la relativa TopoGuide, pubblicata da FFRandonnée. Attualmente non esistono guide in italiano per questo itinerario…vedremo di porre rimedio alla lacuna.

Anche in questo caso, il sito www.camminando.eu viene in soccorso del pellegrino, mettendo a disposizione per il download gratuito i descrittivi di Flavio Vandoni, aggiornati annualmente, che riportano a loro volta cartine, una descrizione del percorso e l’indicazione delle ospitalità pellegrine.

In Francia sono molto attive sul territorio diverse associazioni di Amici del Cammino o Amis de St.-Jacques: sui loro siti internet, spesso, mettono a disposizione del pellegrino descrittivi e elenchi delle ospitalità, che sono utilissimi a chi decide di percorrere questi itinerari. La cosa vale anche per la Via Domitia. Le informazioni utili per tutto il tratto dal Monginevro ad Arles si possono trovare sul sito http://www.compostelle-paca-corse.info/. In particolare, nella sezione “Hébergements” si può scaricare l’elenco delle ospitalità pellegrine disponibili località per località (per chi non parlasse francese, sono gli “hébergements hors chaîne d’accueil”). Il sito riporta la data di aggiornamento delle informazioni pubblicate.

Tratto 3: Da Arles a Saint-Jean-Pied-de-Port

Per questo tratto di strada, seguirò la Voie du Piémont Pyrénéen, ossia la Via del Piemonte Pirenaico. Chi volesse seguire, invece, la Via Tolosana, può fare riferimento alla guida “Miam Miam Dodo Saint Jacques de Compostelle, La Voie d’Arle/Camino Aragonés GR653”, di Mireille Retail edita da Les Edition du Vieux Crayon. Facendo però attenzione a procurarsi qualche informazione storico-culturale sui luoghi attraversati, perché le guide Miam Miam Dodo sono ottime per il percorso e gli alloggi, ma non offrono indicazioni in questo senso. Attualmente non esistono guide in italiano per questo itinerario…vedremo di porre rimedio alla lacuna.

Tornando alla Voie du Piémont Pyrénéen, infine, in attesa che esca la guida di questo Cammino, pubblicata da Rando Edition (dovrebbe uscire ad aprile 2014), mi sono procurata tutte le informazioni, che ritengo necessarie a non perdermi, su internet. Il primo riferimento è di nuovo il sito www.camminando.eu, per il quale vale il solito discorso sui descrittivi già fatto per i tratti precedenti. Sulla base di questo descrittivo potrò arrivare da Arles a Carcassonne, cucendo insieme i due pezzi del mio Cammino in Francia.

Anche in questo caso, le associazioni degli Amici del Cammino sono preziose: il sito che ci serve è http://vppyr.free.fr/vpp.php . Nella sezione Partir > Les étapes troverete una descrizione tappa per tappa del percorso da Narbonne a Roncisvalle. Un elenco delle accoglienze pellegrine è invece scaricabile dalla sezione Partir > Documents. Fra i documenti si trovano anche molte altre cose utili, come un elenco delle ospitalità annotato puntualmente, un carnet du pèlerin con le mappe e le indicazioni più scarne utili al pellegrino…spulciatela a prendete ciò che ritenete utile!

Tratto 4: da Saint-Jean-Pied-de-Port a Santiago de Compostela lungo il Camino Francés e poi Finisterre, lungo il Camino Fisterrano

Da Saint-Jean-Pied-de-Port parte il percorso “classico” del Cammino Francese per Santiago de Compostela, probabilmente lo conoscerete già, ma nella vita non si sa mai. Nel caso, un ottimo riferimento in italiano è sempre la “Guida al Cammino di Santiago de Compostela” di Alfonso Curatolo e Miriam Giovanzana edita da Terre di Mezzo nella sua ennesima edizione. Ma ormai le guide in italiano proliferano e ne troverete una decente in tutte le librerie. Vi servirà praticamente solo per avere la certezza di avere una guida nello zaino e per sapere cosa andare a vedere: all’Accueil du pèlerin di Saint-Jean vi forniranno l’indispensabile elenco completo degli albergues con le distanza chilometriche fra i singoli albergues.

Se proprio volete una guida cartacea, potete anche scaricare e stampare (seguendo le istruzioni sul sito) il pratico pdf creato dai pellegrini bellunesi: http://www.pellegrinibelluno.it/index.asp?page=guida2010/Guida-introduzione in questo caso, non cambia molto la data di aggiornamento della guida. Vi sarà impossibile perdervi, grazie alle innumerevoli conchiglie e frecce gialle che segnano la via!

Beh, che dire?! Buon Cammino!

La mia concha personale, grazie al gruppo FB "Cammino di Santiago"
La mia concha personale, grazie al gruppo FB “Cammino di Santiago”

Il Cammino mi ha insegnato…

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Credevo di sapere tutto, il Cammino mi ha mostrato che mi sbagliavo!
Volevo cambiare il mondo; a cambiare me stesso per primo, mi ha invitato il Cammino!
Pensavo di aver raggiunto l’ultima meta, il Cammino mi ha detto: Non hai ancora cominciato!
Mi vedevo molto grande, il Cammino mi ha reso piccolo, insignificante!
Credevo di essere forte, il Cammino mi ha insegnato l’umiltà!
La mia vita era complicata, il Cammino l’ha semplificata!
Credevo che certe cose fossero importanti, il Cammino mi ha mostrato le priorità!
Corteggiavo la morte e le sue menzogne, il Cammino mi ha condotto alla vita e alla verità!
Pensavo di essere condannato, il Cammino ha fatto di me un figlio dell’eternità!
La mia vita si limitava al materiale, il Cammino mi ha mostrato la spiritualità!
Contavo sulle mie proprie forze, il Cammino mi ha insegnato che il Signore camminava al mio fianco!
Il mio cuore era disperatamente vuoto, il Cammino, riempiendolo, mi ha insegnato ad amare!


Michel Simonet

100 Giorni sul Cammino: quale rotta seguire?

È pericoloso, Frodo, uscire dalla porta. Ti metti in strada, e se non dirigi bene i piedi, non si sa dove puoi finire.         — Bilbo Baggins —

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Alcuni sostengono che la parte più bella di un viaggio, lungo o corto che sia, la viviamo ancora prima di partire, quando si raccoglie il materiale, le informazioni, i consigli di chi già quel viaggio l’ha compiuto. Un po’ è vero, perché è nel periodo della preparazione che immagazziniamo entusiasmo, visualizziamo nella nostra mente l’itinerario e ci immaginiamo i posti e le cose che vedremo, ci appuntiamo quello che non ci vogliamo perdere… Insomma, la fase di preparazione è fondamentale, soprattutto nei viaggi a piedi, soprattutto se il viaggio avverrà su rotte poco battute o su cammini che decidiamo di “inventare” o di tracciare per primi. Fortunatamente quest’ultimo non è il mio caso, anzi! Il percorso che mi propongo di fare è più che tracciato: è stato segnato da migliaia di persone prima di me e, anche se oggi non è più così frequentato, una rotta esiste e può essere facilmente seguita. Ora vediamo a grandi linee il percorso che intendo fare: a grandi linee perché ancora devo stilare un programma dettagliato, ma l’idea generale è già nella mia mente e anche su un pezzo di carta.

La partenza, come ho scritto ieri, avverrà da Milano, dal centro cittadino. Da lì, imboccherò la pista ciclabile che corre lungo il Naviglio Pavese e raggiunge la Certosa di Pavia e quindi la stessa città di Pavia. La prima tappa, quindi, sarà lunga circa 32 km e sarà tutta in una discesa più o meno costante, perché un lieve dislivello separa Milano da Pavia. Nella capitale dei Longobardi potrò allacciarmi alla Via Francigena, che imboccherò in direzione ovest, verso il Monginevro.

Proprio dal Passo del Monginevro transitavano i pellegrini italiani che andavano a Santiago de Compostela e i moltissimi romei francesi che non sceglievano la Via della Costa. Andando a ovest, verso Briançon e, dopo poco più di 400 Km, Arles, seguirò la Via Domitia, una delle più antiche vie romane fuori dai confini dell’Italia, costruita nel 120 a.C. dal console Gneo Domizio Enobarbo, da cui prende il nome. Ad Arles potrò scegliere due vie, che si dirigono entrambe a nord, una verso Tolosa e il Camino Aragonés, la Via Tolosana, e l’altra che costeggia i Pirenei alla scoperta di centri minori e numerosi siti archeologici preistorici e medievali che arriva a Lourdes e poi conduce a St.-Jean-Pied-de-Port: il Cammino del Piemonte Pirenaico. In questo momento sono abbastanza sicura che sarà questa seconda opzione quella che sceglierò, andando alla scoperta dei Pirenei, una catena montuosa sulla quale ho già lasciato il cuore nel 2006 e poi di nuovo nel 2008. La via che mi permetterà di tornare a Roncisvalle, a salutare le memorie delle Chansons de gestes e di Carlomagno. E da lì, la via è segnata: da St.-Jean-Pied-de-Port oggi parte tradizionalmente il Camino Francés per Santiago de Compostela.

Insomma, ecco qua, a occhio e croce, quello che dovrebbe essere il mio percorso. La strada è segnata… basta fare il primo passo!

100 Giorni Sul Cammino: ecco la rotta!
100 Giorni Sul Cammino: ecco la rotta!