È come se da Burgos fosse iniziato un nuovo Cammino: i nuovi volti di pellegrini nuovi o che stavano riposando a Burgos sembrano un mare in mezzo al quale spuntano i volti già noti dei pellegrini coi quali abbiamo condiviso il Cammino fin dai primi giorni.
Anche noi oggi siamo un po’ nuovi: il pomeriggio a Burgos ha consentito al mio mignolino di riprendersi e alla ferita di rimarginare, quindi oggi camminare è stato più semplice. La giornata, poi, è stata perfetta: inizio nuvoloso, con anche qualche goccia di pioggia a Tardajos, per poi risolversi in un cielo nuvoloso con un vento teso che ci ha rinfrescato le idee. Il cielo blu, le nuvole bianche e il grano giallo, pronto da mietere o già raccolto in balle sparse sui campi. Per me è stata una tappa metafisica in cui scoprire che, ancora una volta, basterà mettere un piede avanti all’altro e continuare…finché ancora c’è terra su cui camminare, vento da respirare e un cielo a cui sorridere.
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Tappe 69 e 70: Belorado – Atapuerca – Burgos. I giorni di Dolore che uno ha…
Negli ultimi due giorni non ho dato notizie, in parte per carenza di elettricità e di wi-fi. In parte perché il mio mignolino sinistro ha deciso di fare ancora i capricci e il nostro amico Zac sta avendo dei brutti problemi con le vesciche. Vi risparmierò dettagli su cerotti, aghi e fili, ma, ad ogni modo, siamo riusciti ad arrivare a Burgos. Oggi abbiamo visitato la città e la cattedrale e Alessandro ha potuto ammirare uno dei più bei gioielli del gotico spagnolo. Ora vi lascio con le foto: mi preparo alle Mesetas, che domani affronteremo!