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Alloggi Arles – Carcassonne

In seguito a diverse richieste, ritengo utile pubblicare qui la lista coi riferimenti dei luoghi dove ho aggiornato lungo il Cammino, nella tratta Arles – Carcassonne. Essendo un segmento fuori da “Cammini” ufficiali, non si tratta di accoglienze pellegrine, ma di strutture turistiche, eccezion fatta per la Maison du Pèlerin di Saint-Gilles.

Se non riuscite a visualizzare l’elenco, apritelo da qui: https://docs.google.com/spreadsheets/d/1Q0cYKopK3XzpEqmgRgaudstgXrmbpLq0XXP5XHjpIf4

Tracce GPS Arles – Carcassonne

Ecco le tracce gps del tratto Arles-Carcassonne, seguendo il Canal du Rhône à Sète e poi il Canal du Midi, da Agde fino a Carcassonne. Si tratta di un itinerario più breve rispetto alla Via Tolosana e più riparato dal sole e dal vento, ideato e aperto da Flavio Vandoni nel 2010 e messo liberamente a disposizione, insieme a molti altri cammini, sul sito camminando.eu. Il percorso è facile e del tutto pianeggiante, ma non è dotato di accoglienze pellegrine, quindi occorre organizzarsi.

ATTENZIONE: Quando usate il GPS non siete autorizzati a spegnere il cervello! Ricordate di prestare sempre la massima attenzione a ciò che fate e a dove mettete i piedi. Il miglior giudice del cammino da seguire deve essere la vostra testa, non il GPS.

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Tappa 36: Homps – Marseillette. L’atarassia del pellegrino

Il primo pensiero di stamattina è stato: “cavoli! È domenica e me ne sono scordata!” Pensiero dettato dal fatto che qui la domenica è molto difficile trovare qualche negozio di alimentari aperto. Ma ormai il gioco era fatto… Mi sono incamminata lungo il Canal du Midi verso Marseillette senza pensarci troppo.
Ho chiamato il Relais Occitan, un B&B particolare, in cui si viene ospitati in antiche ed enormi botti ripulite e sistemate a stanzette: me ne aveva parlato Antonella e come potevo perdere l’esperienza?! La signora mi ha detto che avrebbe aperto l’accueil solo alle 17, anche se io sarei probabilmente arrivata a Marseillette per le 11. Me la sono presa comoda, un passo dopo l’altro, qualche pausa in più… Ma la tappa era breve e alla fine alle 11 ero arrivata!
Un salto all’épicerie, la scoperta che il boulanger locale è celiaco e fa le baguettes senza glutine e poi un piccolo aperitivo… Decido di festeggiare la domenica regalandomi un pranzo al ristorante e poi… Relax di 2 ore a bordo canale! Se fossi stata in un’altra situazione, la voglia di fare una doccia, il fastidio degli abiti sudati addosso, la polvere appiccicata alle gambe, mi avrebbero impazzire dall’impazienza di arrivare al gîte… Ma qui… La giornata era bella, avevo un albero sotto cui ripararmi dal sole, un prato su cui stendere il tappetino, le nuvole da guardare mentre si rincorrevano nel cielo… Fra un pisolino e una nota sul diario, il pomeriggio è volato! Sarà forse questo lo stato atarassico, proiettato verso un’imparziale accettazione di ciò che porta il Cammino? Può darsi…fatto sta che ci si sta tanto bene!
E così, eccomi qua, ora: alloggiata in una botte e pronta per arrivare, domani, a Carcassonne, lasciare il Canal du Midi e intraprendere il Cammino del Piemonte Pirenaico verso Lourdes e poi Saint-Jean-Pied-de-Port!
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Tappa 35: Argeliers – Homps. Il Dio dell’acqua, del vento, dell’ombra.

La mattina cerco di partire alle prime luci dell’alba: un po’ per sfuggire al caldo, un po’ perché c’è la luce più bella, quella che ti fa pensare, che ti permette di guardare il mondo con meraviglia e occhi nuovi… Man mano che il sole si alza, la mia ombra si accorcia, c’è più gente in giro, più saluti da fare… Più fatica nella schiena e nelle gambe… La testa si chiede perché deve andarsene in giro con quel caldo… E allora mi è chiaro qual è il Dio in cui credo. È quel Dio che, quando creò la luce, decise che essa avrebbe proiettato un’ombra colpendo gli oggetti. Che quando creò la terra, fece anche il vento che ne accarezzasse la superficie, che quando creò l’acqua la fece fresca. È un Dio che ci ama, che ama noi pellegrini, perché senza l’ombra sulla testa, il vento sulla pelle e la frescura dell’acqua saremmo perduti. E il disappunto che provo nel vedere quanti platani devono essere tagliati oggi, perché malati, è lo stesso di Giona quando il verme rose la pianta di ricino che lo aveva riparato dal sole.
Ma anche il caldo mi insegna qualcosa; mi insegna che non sempre è facile ottenere quello che cerchiamo, che bisogna stringere i denti, bere un po’ d’acqua e andare avanti, nella polvere, ringraziando per il sole che ci tormenta ma ci dona la vita ogni giorno… Sempre avanti, verso i Pirenei, verso l’estremo del continente!

Per la cronaca, questa sera siamo alloggiati nella ex-residenza del capitano dell’Ordine di Malta, a poche decine di metri dalla cappella dedicata all’Arcangelo Michele, che apparteneva all’Ordine degli Ospitalieri di San Giovanni. Questo per dire che, oggi come ieri, i pellegrini si tracciavano la via più comoda verso la meta!

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Tappa 33: Agde – Béziers. Sulle sponde del Canal du Midi

La tappa di oggi, formulata ancora una volta dall’amico Flavio, che ringrazio,come avevo ipotizzato, si è rivelata tranquilla e assolutamente facile da seguire. Se siete interessati al raccordo fra la Via Domitia e il Cammino del Piemonte Pirenaico, secondo il percorso che sto seguendo, visitate il sito www.camminando.eu nella sezione Francia.
Ho imboccato la pista ciclabile lungo il Canal du Midi all’altezza della Chiusa Rotonda di Agde e l’ho tranquillamente seguita per circa 25km fino a Béziers…
Una volta giunta in città, mentre cercavo l’hotel dove avevo già prenotato una stanza, un ragazzo mi urla un incoraggiamento: si tratta di José, ragazzo cubano che ha vissuto in Italia e in giro per la Francia. Se mi sta leggendo, lo ringrazio per i complimenti, l’amicizia spontaneo e lo rassicuro: stai tranquillo che mio marito sa benissimo che non ho occhi che per lui!
E ora vi lascio alle foto!
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