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El Botafumeiro

A un mese esatto dal nostro arrivo a Santiago de Compostela, ecco lo spettacolo più famoso della Cattedrale: il Botafumeiro che ha volato per festeggiare l’Assunta, il giorno di ferragosto.

L’arrivo a Santiago

Ripensando a questo meraviglioso Cammino, il momento forse più bello ed intenso che ho vissuto è stato sicuramente l’ingresso nella Plaza da Obradoiro, la piazza della Cattedrale di Santiago de Compostela. Oggi che ho aggiornato con le foto il post di quel giorno stupendo, ho pensato di regalarmi un nuovo video: il mio arrivo davanti alla Cattedrale, ripreso da Alessandro.

Tappe 89 e 90: Santiago de Compostela – Negreira. Non si arriva mai

Quella di ieri non è stata una tappa da percorrere a piedi, quanto con il cuore, una tappa interiore, forse un po’ per tutti noi. Era il compleanno di Alessandro e volevamo festeggiare insieme con allegria, è arrivato a Santiago il marito di Anna, la nostra ultima aggiunta al gruppo che Mark aveva denominato il “Wolf Pack”, tanto tempo fa. Chrissa non stava bene, Zac era rintronato dai festeggiamenti della sera prima…insomma, una giornata difficile per tutti. Con in più la prospettiva di salutarci definitivamente perché stamane noi due saremmo partiti da soli per gli ultimi 4 giorni di Cammino che ci separano dall’Oceano. Dopo aver condiviso l’ultima cena, i saluti sono stati la cosa peggiore vissuta in tutti questi 90 giorni: dopo aver imparato a voler bene a questi ragazzi venuti da ogni parte del mondo, sembra brutto e impossibile non sapere che non ci vedremo più per chissà quanto tempo, perché ognuno è destinato a tornare a casa, a portare con sé una parte del mio Cammino e del nostro cuore.
Oggi, nonostante la tristezza e la voglia di rivedere Roch fare a pezzi peperoni e zucchine durante la colazione, Chrissa arrivare con enormi pacchi di cereali o di Cheerios da mangiare a secco, Zac con lo zaino storto e i piedi da incerottare e Anna che arrivava sempre per ultima e ci sfotteva per i nostri tempi biblici nel consumare la prima colazione, la seconda colazione e tutti i pasti regolamentari degli Hobbit, siamo partiti zaino in spalla, attraversando la piazza della cattedrale e scendendo la scalinata verso ovest.
I 20 km verso Negreira sono stati belli, desolati, apparentemente lontanissimi dalle folle di fake pilgrims con pullman al seguito degli ultimi giorni. Attorno a noi c’erano solo boschi di eucalipti e qualche gruppetto di case e un sacco di salite e discese da percorrere senza pensarci troppo. Il punto più bello è stato sicuramente il grande ponte di pietra che precede Negreira solo di pochi chilometri.
In Albergue abbiamo trovato ad accoglierci una doccia gelata e un mix di pellegrini provenienti un po’ da tutti i Cammini: dal Francese, dal Norte, dal Portoghese…i nostri amici Luca, Cinzia, Pablo, Julie e Brian li abbiamo ritrovati per cena in paese e ancora per un po’ ci siamo sentiti a casa, protetti dalla nostra famiglia viandante…ma domani ci saranno altri addii… E io odio gli addii!

Tappa 88: Monte do Gozo – Santiago de Compostela. Il Campo delle Stelle

Anche adesso che sono qui a scrivere non mi sembra vero: siamo a Santiago de Compostela! Oggi abbiamo camminato solo per un’oretta, con le luci della città che ci chiamavano. Partiti alle 6:37 (l’orario preferito di Jocelyne), alle 7:30 eravamo davanti alla cattedrale. Il sole sorgeva e io non sono davvero riuscita a trattenere le lacrime: per una volta, Santiago non è la meta finale, ma è dove il mio cuore voleva arrivare. Ed ero lì, insieme a tutti coloro che hanno condiviso con me quest’ultimo mese, con l’uomo che amo e con le persone che sono state messe sul mio cammino, per un motivo o per un altro. Spero di essere riuscita a offrire a ciascuno di loro almeno un sorriso… So che per alcuni il Cammino ha già dato chiari frutti, per altri ancora la strada deve chiarirsi, ma San Giacomo e El de Arriba non lasciano mai soli i pellegrini: che ci credano o no.
Smaltita l’emozione, abbiamo ritirato le Compostela e siamo andati a dare colazione, per poi lasciare in deposito gli zaini e andare alla Messa di mezzogiorno, dove c’è stato il Botafumeiro. Per me, che lo sognavo da anni, è stata un’esperienza unica e ho capito che ogni Cammino è davvero diverso, ogni volta le emozioni sono nuove e le esperienze diverse… E ogni volta Santiago mi entra un po’ di più nel cuore, nonostante la pioggia, il freddo di questi ultimi giorni, i tanti km che ho percorso, i fake pilgrims, le cimici da evitare, le vesciche da curare…ogni volta gli occhi si spalancano e il cuore batte perché è a casa. Il fatto poi di essere arrivati il 15 di agosto – festa dell’Assunta -, dopo essere partita il 15 maggio ed essere passata da Lourdes, casa speciale di Maria, mi ha fatta sentire ancora più coccolata e fortunata.
Nel pomeriggio, abbiamo gironzolato nel centro, incontrato tanti amici e temporeggiato per la cena, al termine della quale abbiamo salutato Mark e Jocelyne, che domani partono per Finisterre, mentre noi aspettiamo un giorno per riposare e festeggiare il compleanno di Alessandro. Spero di rivederli nei prossimi giorni: mi sembra così strano dare a entrambi un arrivederci a tempo indeterminato: proprio loro che ogni tanto spuntavano da un cespuglio chiamando il mio nome o cantando i cori da stadio di Balotelli…
Abbiamo concluso la serata io, Alessandro e Anna passeggiando attorno alla cattedrale alla luce dei lampioni e della luna, godendoci l’atmosfera di Santiago… Una giornata così bella e così strana, visto che mi sembra di essere arrivata a casa, che questo fosse esattamente il posto so a ero attesa! Le cose da dire e i pensieri che mi passano per la testa sarebbero ancora così tanti…ma la notte del pellegrino é fatta per il riposo e io devo darvi la buona notte!

Buon Cammino, Cesare!

Domenica scorsa, mentre me ne andavo in giro per il nord Italia con mio marito a vedere i Campionati Italiani di Corsa Campestre, mi arriva una mail da una persona che non conoscevo. Si trattava di Cesare, un pellegrino che, grazie alle indicazioni ricevute dagli amici di pellegrinibelluno.it, è riuscito a contattarmi. Cesare, come me, voleva partire pellegrino per Santiago de Compostela iniziando il Cammino da casa. Lui abita a Corsico, un paese della cintura milanese, quindi il suo percorso non sarebbe stato molto diverso dal mio e desiderava trovare qualche indicazione proprio sull’itinerario da seguire, così gli ho suggerito di dare un’occhiata qui sul blog e abbiamo fissato un appuntamento per incontrarci di persona.
Così, venerdì scorso, ho avuto il grande piacere di pranzare con Cesare, che oggi è partito per il suo Cammino: era già pronto, aveva ritirato la Credenziale durante una cerimonia organizzata dalla Confraternita di San Jacopo de Compostela qui a Milano, gli ultimi acquisti erano stati fatti…insomma, era già un pellegrino! Il suo Cammino sarà un po’ particolare: Cesare ha fatto voto di povertà e quindi viaggia con una tendina e si prepara ad affrontare il Cammino in modo semplice, completamente abbandonato a quello che gli manderà la Provvidenza. Se tutto andrà secondo i suoi programmi, spera di arrivare a Santiago, a Dio piacendo per la fine di maggio, più o meno quando io starò valicando, a Dio piacendo, il Monginevro. Non posso che augurare a questo pellegrino speciale e coraggioso un buon Cammino di cuore… Che il sole splenda su di te e il vento ti sospinga gentile. E anche a Cesare, come feci con Alessandro qualche anno fa, vorrei dedicare la benedizione che tutti i pellegrini ricevono a Roncisvalle, dopo aver varcato i Pirenei:

“O Dio, che portasti fuori il tuo servo Abramo dalla città di Ur dei Caldei, proteggendolo in tutte le sue peregrinazioni e che fosti la guida del popolo ebreo attraverso il deserto, ti chiediamo di custodirci, noi tuoi servi, che per amore del tuo nome andiamo pellegrini a Santiago de Compostela.
Sii per noi compagno nella marcia,
guida nelle difficoltà,
sollievo nella fatica,
difesa nel pericolo,
albergo nel Cammino,
ombra nel calore,
luce nell’oscurità,
conforto nello scoraggiamento e fermezza nei nostri propositi,
perché con la tua guida giungiamo sani e salvi al termine del cammino e, arricchiti di grazia e di virtù,
torniamo illesi alle nostre case, pieni di salute e di perenne allegria”

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Da Milano a Finisterre: 100 giorni sul Cammino

Anni fa, quando stavo tornando dalla Spagna con l’enorme gioia nel cuore di aver completato il Cammino di Santiago de Compostela e di aver conosciuto tante persone meravigliose, un sogno mi spuntò nel cuore. Andare a Santiago a piedi, partendo dalla mia città, così come facevano i pellegrini medievali. Chi mi conosce sa che per me il grande fascino delle antiche vie consiste proprio nella possibilità di rivivere le esperienze vissute da centinaia, migliaia di uomini e donne prima di me. Di camminare nel flusso vivo della Storia, fatta dalle vite delle persone, che si eterna nei nostri stessi passi. E per me un Cammino non può essere che questo, perché è questo che mi consente di viverne appieno la dimensione spirituale e anche religiosa: il camminare su queste rotte mi rimette in sesto il ritmo interiore e mi riporta alla dimensione vera dell’homo viator, che ogni giorno va seguendo il proprio cuore e le stelle.

Così quest’estate, dopo cinque anni stupendi, in cui la mia vita è completamente cambiata  – in meglio -, ho deciso di tornare in Cammino. Un Cammino che segna il mio ingresso nei trent’anni, la fine del dottorato e un auspicio per il futuro. Allora, presa la decisione non restava che fare un progetto e, già che c’ero, ho pensato a un progetto importante e ambizioso. E così mi è tornata in mente questa idea folle: andare a Santiago de Compostela e poi a Finisterre a piedi, partendo da Milano.

Ora è iniziata la fase preparatoria: la raccolta delle informazioni, l’acquisto delle guide, mi sono procurata la credenziale… La partenza è prevista per la fine di maggio o l’inizio di giugno, con l’obiettivo di arrivare a Finisterre per la fine di agosto. Chi vorrà unirsi a questa lunga passeggiata, anche solo per qualche chilometro, è il benvenuto: seguendo questo blog e contattandomi, potrà sapere dove passerò e quando, almeno in termini indicativi… si sa: il pellegrino programma ma chi dispone è qualcun altro!

Buon Cammino!

100giorni