Questa mattina, finalmente, è iniziata la grande avventura: da Milano a Finisterre a piedi! Come ogni grande viaggio, è iniziato con il primo passo, davanti alla Basilica di Sant’Ambrogio. La bella sorpresa è stata arrivare lì in compagnia di mia mamma, la mia prima compagna di Cammino, e trovare radunati alcuni nuovi amici: Patrizia e Lino, con cui ci siamo sentiti nelle ultime settimane e che, finalmente, ho incontrato di persona! Poi sono arrivati Valeria – che mi sarà vicina in spirito -, Luigi – che presto avrà anche lui la sua dose di avventura – e Stefano. Dopo qualche foto e gli ultimi abbracci un po’ commossi, Stefano ed io siamo partiti, diretti a Pavia. I 35km di oggi sono volati, fra una chiacchiera e l’altra, e siamo anche stati raggiunti da Luca in bicicletta! Il tempo ci ha favoriti e le gambe hanno risposto bene… E così, alle 17 e qualcosa, già guardavamo il ponte coperto di Pavia con in mano una granita di frutti misti! Questa prima tappa era di quelle che più mi preoccupavano… Quindi sono molto soddisfatta! Ora, dopo una bella cena tranquilla a casa di una gentilissima famiglia di Borgo Ticino che ospita i pellegrini, posso dormire, in attesa della giornata di domani!
Archivi tag: tappe
Prologo: da casa a Sant’Ambrogio
È vero che viviamo a Segrate solo dal 2012 e che non mi sento realmente “segratese”, ma sempre milanese. È vero che sono nata a due passi dalla Basilica di Sant’Ambrogio e che sono sempre stata molto legata alla mia diocesi, particolare, autonomista, sempre innovativa e a volte anche malvista… insomma, la Basilica di Sant’Ambrogio, dove riposa l’arcivescovo che non esitava a sgridare gli imperatori, era il luogo naturale da cui partire per il mio Cammino. Però… però… in fondo adesso abito qui… e allora? Allora oggi sono andata a piedi da casa a Sant’Ambrogio con Alessandro. È solo un prologo di 12 km e poco più, ma è importante. Siamo usciti di casa e ci siamo messi in Cammino. È stato bello ed è stato giusto iniziarlo insieme, così come lo finiremo insieme, sulle sponde dell’Oceano…
Cosa abbiamo visto?
La Basilica di Sant’Ambrogio viene costruita per volontà del Vescovo Ambrogio fra il 379 e il 386 d.C.: il Vescovo la volle dedicare ai martiri che subirono le persecuzioni e prese per questo il nome di Basilica Martyrum. Solo alla morte del Vescovo, quando le sue spoglie furono tumulate sotto l’altare maggiore insieme ai resti dei Santi Martiri Gervaso e Protaso, venne ridedicata in suo onore. La basilica venne ricostruita alla fine del primo millennio, secondo i canoni dell’architettura romanica dal Vescovo Anselmo, un altro grande vescovo di Milano. La nuova costruzione manteneva tre navate e tre absidi, non aveva il transetto e aveva ancora il quadriportico. Notevole l’Altare di Sant’Ambrogio, capolavoro dell’oreficeria carolingia, in oro, argento dorato, pietre preziose e smalti, giace proprio sopra le reliquie dei santi, collocate al di sotto dell’altare stesso e visibili da una finestrella sul lato posteriore. L’altare è stato realizzato dai Maestri delle Storie di Cristo (che si occuparono della decorazione del lato lungo anteriore) e dal maestro Vuolvinio (che realizzò il lato lungo posteriore) fra l’824 e l’859 La Basilica di Sant’Ambrogio appare oggi come un caso isolato di romanico lombardo, poiché altri esempi coevi (come le cattedrali di Pavia, di Novara e di Vercelli) sono ormai andati distrutti o hanno subito radicali trasformazioni.
Una curiosità: su una colonna di granito, probabilemente romana, all’interno della Basilica, poggia il Serpente di Mosè, che scappò all’ira iconoclasta del re Ezechia. È una scultura in bronzo (in passato creduta quella originaria di Mosè) donata dall’imperatore Basilio II nel 1007. Al serpente si indirizzano preghiere per scacciare alcuni tipi di malanni e si dice che la fine del mondo verrà preannunciata dalla sua discesa da questa colonna sulla quale giace immobile.
Per un approfondimento sull’Altare di Sant’Ambrogio, seguite questo link.
Lacune che si colmano
Con il passare dei giorni e con le ricerche che si approfondiscono, gradualmente anche i dubbi e le lacune iniziano a colmarsi e l’animo della pellegrina a tranquillizzarsi, anche per quelle tappe che sono meno frequentate e quindi meno attrezzate. Così, grazie a Flavio a cui devo sempre di più, ecco che anche le tappe fra Arles e Carcassonne iniziano ad avere alloggi possibilità di alloggi.
Come sempre, troverete questi aggiornamenti nel file excel che ho pubblicato nel post relativo alle tappe. Comunque, ecco il PDF aggiornato con i nuovi dati.
Tappe e ospitalità fino a Saint-Jean-Pied-de-Port
Finalmente sono riuscita a mettere ordine in tutto il materiale raccolto in questi giorni e così è venuto alla luce il primo foglio Excel riepilogativo del percorso che immagino di seguire. Immagino, perché sul Cammino non si sa mai…per fortuna! Comunque sia, nel documento che segue sono riportate le tappe, la data prevista, km totali e parziali, grado di difficoltà e l’alloggio in cui spero di dormire, con relative caratteristiche.
Chi abbia bisogno di qualche informazione aggiuntiva o volesse contattarmi, può scrivermi a sara.pellegrina@gmail.com.
Se non riesci a vedere il foglio excel, puoi scaricare da qui il PDF.
Le tappe lungo la Via Domitia (Monginevro – Arles)
Dopo aver definito le tappe che toccherò lungo la Via Francigena tra Pavia e il Monginevro, tocca al primo Cammino da affrontare in Francia. Si tratta della Via Domitia, un itinerario che ricalca una strada romana, costruita nel 120 a.C. e che è rimasta una delle più importanti vie di comunicazione di terra del Mediterraneo fino a non molto tempo fa. Infatti, il suo percorso è costellato di siti archeologici e luoghi estremamente affascinanti, soprattutto per chi, come me, in un Cammino così lungo non cerca la “performance sportiva”, ma un arricchimento spirituale e culturale. Ma questi aspetti avrò modo di approfondirli più avanti… per ora limitiamoci alle informazioni di base.
Ecco quale sarà la scansione delle tappe in Francia, ammesso che il programma possa essere rispettato:
- Oulx – Briançon: 29.8 km parziali, 302 km da Milano
- Briançon – L’Argentière-La-Bessée: 19.6 km parziali, 321.6 km da Milano
- L’Argentière-La-Bessée – Mont Dauphin: 22 km parziali, 343.6 km da Milano
- Mont Dauphin – Embrun: 29.8 km parziali, 373.4 km da Milano
- Embrun – Savines-Le-Lac: 20.3 km parziali, 393.7 km da Milano
- Savines-Le-Lac – Notre Dame du Laus: 29.3 km parziali, 423 km da Milano
- Notre Dame du Laus – Tallard: 24.6 km parziali, 447.6 km da Milano
- Tallard – La Motte-du-Caire: 20.2 km parziali, 467.8 km da Milano
- La Motte-du-Caire – Saint-Geniez: 20 km parziali, 487.8 km da Milano
- Saint-Geniez – Peipin: 27.6 km parziali, 515.4 km da Milano
- Peipin – Lurs: 35 km parziali, 550.4 km da Milano
- Lurs – Reillanne: 32.4 km parziali, 582.8 km da Milano
- Reillanne – Apt: 31.2 km parziali, 614 km da Milano
- Apt – Coustellet: 27.1 km parziali, 641.1 km da Milano
- Coustellet – Cavaillon/Orgon: 16.9 km parziali, 658 km da Milano
- Cavaillon/Orgon – Saint-Rémy-de-Provence: 20.7 km parziali, 678.7 km da Milano
- Saint-Rémy-de-Provence – Fontvieille: 22 km parziali, 700.7 km da Milano
- Fontvieille – Arles: 11.1 km parziali, 711.8 km da Milano
Continua a consultare le tappe da Arles a Saint-Jean-Pied-de-Port –>
Programmando il tratto italiano
Rieccomi ad affrontare la fase preparatoria del lungo Cammino che mi attende quest’estate. Oggi, dopo aver consegnato al mio relatore la tesi di dottorato pronta per la discussione, ho pensato di studiare un po’ le tappe italiane… E così, adesso posso condividere con voi la prima parte del programma che penso di affrontare, anche se ho solo individuato i punti tappa: lo studio del tracciato e dei luoghi da visitare è ancora tutto da fare…ma ho ancora un po’ di tempo! Considerato che conto di partire fra il 12 e il 15 maggio 2014, posso dire che vedrò l’inizio di giugno quando sarò già in Francia, pensiero che mi riempie già di grande emozione!
Ma veniamo alle tappe!
- Milano – Pavia: km tappa 32, km totali 32
- Pavia – Garlasco: km tappa 25.3, km totali 57.3
- Garlasco – Nicorvo: km tappa 27.3, km totali 84.6
- Nicorvo – Vercelli: km tappa 20, km totali 104.6
- Vercelli – Castell’apertole: km tappa 27.3, km totali 131.9
- Castell’apertole – Torrazza Piemonte: km tappa 26.6, km totali 158.5
- Torrazza Piemonte – Torino: km tappa 29, km totali 187.5
- Torino – Sant’Ambrogio Torinese: km tappa 27.5, km totali 215
- Sant’Ambrogio Torinese – Susa: km tappa 29, km totali 244
- Susa – Oulx: km tappa 28.2, km totali 272.2
E così i primi 272 km sono più o meno programmati… poi, si sa: non è il pellegrino a decidere, ma il Cammino e Colui che da lassù ci tiene una mano sopra la testa…
Idee, consigli e suggerimenti sono naturalmente ben accetti da parte di chi vorrà darmeli!