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Il Cammino mi ha insegnato…

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Credevo di sapere tutto, il Cammino mi ha mostrato che mi sbagliavo!
Volevo cambiare il mondo; a cambiare me stesso per primo, mi ha invitato il Cammino!
Pensavo di aver raggiunto l’ultima meta, il Cammino mi ha detto: Non hai ancora cominciato!
Mi vedevo molto grande, il Cammino mi ha reso piccolo, insignificante!
Credevo di essere forte, il Cammino mi ha insegnato l’umiltà!
La mia vita era complicata, il Cammino l’ha semplificata!
Credevo che certe cose fossero importanti, il Cammino mi ha mostrato le priorità!
Corteggiavo la morte e le sue menzogne, il Cammino mi ha condotto alla vita e alla verità!
Pensavo di essere condannato, il Cammino ha fatto di me un figlio dell’eternità!
La mia vita si limitava al materiale, il Cammino mi ha mostrato la spiritualità!
Contavo sulle mie proprie forze, il Cammino mi ha insegnato che il Signore camminava al mio fianco!
Il mio cuore era disperatamente vuoto, il Cammino, riempiendolo, mi ha insegnato ad amare!


Michel Simonet

Il Cammino di Santu Jacu su Life in Travel.it

Finisterrae

Il nuovo anno è iniziato portando con sé già qualche nuova preoccupazione, ma anche qualche sorpresa. La mia prima sorpresa – un po’ annunciata, a dire il vero – è stata la pubblicazione sul sito Life in Travel, di cui ho già avuto modo di parlare in passato, di un mio articolo riguardante l’esperienza vissuta sul Cammino di Santu Jacu in Sardegna. Lo spazio riservatomi è ampio e, come sempre, mi è stata concessa la massima libertà. Fatemi sapere se vi è piaciuto l’articolo.

Ora, un augurio di buon anno, che si fa anche preghiera, per continuare a camminare insieme.

Preghiera del pellegrino

di Fratello Dino

Quand’anche avessi percorso tutti i sentieri, superato montagne e valli da est a ovest,
se non ho scoperto la libertà di essere me stesso, allora non sono ancora arrivato.

Quand’anche avessi condiviso tutti i miei beni con persone di altre lingue e culture;
quand’anche avessi per amici dei pellegrini dell’altra parte del mondo e dormito negli stessi alloggi dei santi e dei principi,
se, domani, non sono capace di perdonare al mio vicino, allora non sono ancora arrivato.

Quand’anche avessi portato il mio sacco dal primo all’ultimo giorno e sostenuto i pellegrini a corto di forze,
o ceduto il mio letto a qualcuno arrivato dopo di me, donato la mia borraccia senza alcuna contropartita,
se, di ritorno a casa e al lavoro non sono capace di seminare attorno a me la fratellanza,
la felicità, l’unità e la pace, allora non sono ancora arrivato.

Quand’anche avessi ogni giorno mangiato e bevuto a sazietà, a disposizione tutte le sere un tetto e una doccia,
ricevuto delle cure per le mie ferite, se non ho visto in tutto questo l’amore di Dio, allora non sono ancora arrivato.

Quand’anche avessi visitato tutti i monumenti e ammirato i più bei tramonti,
imparato a dire buongiorno in tutte le lingue, gustato l’acqua di tutte le fontane,
se non ho indovinato chi è Colui che, senza nulla attendere in cambio,
mi offre tanta bellezza e tanta pace, allora non sono ancora arrivato.

Se adesso smetto di camminare sulla tua strada, di proseguire la mia ricerca e di vivere in coerenza con ciò che ho imparato;
se, d’ora in avanti, non vedo in ogni persona, amico o nemico, un compagno di strada;
se, ancora oggi, il Dio di Gesù di Nazareth non è per me il solo Dio della mia vita, allora non sono ancora arrivato.

ULTREYA!