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Tappa 56: L’Hôpital-Saint-Blaise – Mauléon.

La tappa di oggi è iniziata ed è continuata sotto la pioggia, prima al fresco e poi con il caldo e il sudore, che non si sa mai se è meglio essere zuppi di pioggia o di sudore… Comunque è stata una tappa breve e bella, in mezzo ai boschi e poi ai pascoli, fino alla discesona verso Mauléon.
Il nostro gruppo misto di “pilgrims” composto da Italiani, Statunitensi, Francesi e Scout si mantiene invariato e oggi ci godremo tutti insieme la festa basca di Mauléon, che si sovrappone alla festa nazionale del 14 luglio. Domani avremo l’ultimo alloggio prenotato e ne approfitteremo per aspettare che il primo negozio di alimentari qui in paese apra, per poter fare un po’ di spesa per il pranzo e la cena.
Fra due giorni sarò a Saint-Jean-Pied-de-Port … E mi vengono in mente le altre volte in cui ci sono arrivata: a quest’ora ero a Milano, nella mia cameretta, a fare lo zaino, pesarlo, guardarlo con un po’ di sospetto, contando i minuti che mi separavano da un’avventura che non sapevo dove e cosa mi avrebbe portato. Le altre volte, con me, c’erano Maria Luisa Albizzati e UrcaUrca Tirulero. Questa volta sono a Mauléon, aspettando di andare alla cena basca della festa del paese. Lo zaino è accasciato sulla sedia, stanco anche lui per i circa 1450km già fatti insieme… Ma l’emozione di accostarmi alla traversata dei Pirenei, al luogo dove è caduto Rolando, è la stessa: e mi chiedo se, anche questa volta, ce la farò.20140714-182938-66578588.jpg

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Tappa 55: Oloron Sainte-Marie – L’Hôpital-Saint-Blaise.

Questa mattina ho fatto la scelta di partire prima e di camminare sola: per tanti giorni è stata una scelta obbligata, ma oggi è stata una scelta. Con me è partita anche Jocelyne,a nostra artista: voleva anche lei camminare sola e trovare il ritmo che le appartiene. La differenza fra l’obbligo e la scelta spesso dà un sapore tutto diverso alle cose e anche oggi è stato così. La solitudine è uno dei tanti doni del Cammino e oggi l’ho assaporato a pieno, guardando le mucche, ammirando il mais che cresce verde contro il cielo azzurro, camminando nel bosco e cantando a squarciagola verso le nuvole. È nella solitudine che troviamo il nostro ritmo, parliamo con noi stessi e capiamo ciò che è realmente importante.
L’arrivo a L’Hôpital-Saint-Blaise, poi, è stato premiato dalla scoperta della chiesa del XII secolo dedicata a San Biagio: un gioiello del romanico basco.

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