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Tappa 37: Marseillette – Carcassonne. Dal Canal du Midi alla cittadella

La notte trascorsa all’interno della botte è stata estremamente riposante: l’ambiente ovattato e l’intimità della sistemazione mi hanno letteralmente stesa… Tanto che questa mattina non ho sentito la sveglia e mi sono alzata mezz’ora più tardi! Ma è stato un problema di poco conto: oggi il caldo non è quasi stato un problema, visto che quando ho lasciato la sala delle botti mi sono trovata nelle nuvole basse, in una soffusa pioggerella e l’alba non si vedeva proprio! Mi sono incamminata lungo il Canal du Midi, per percorrerne gli ultimi 20 km fino a Carcassonne. Il tempo ha retto fino alle 10, quando si è scatenato un signor acquazzone, che mi ha fatto ringraziare il mio essere una partigiana convinta della mantella a gobba, a discapito della combinazione copri-zaino + k-way: con un solo gesto avevo messo al riparo me stessa e lo zaino con tutto il suo contenuto e ho potuto proseguire, nella speranza vana di trovare un riparo. Ho così scoperto il lato positivo e quello negativo dei platani. L’aspetto positivo è che, finché la pioggia non si fa intensa, i platani riparano dall’acqua e rallentano il processo di inzuppamento. Il lato negativo è che, finita la pioggia, continueranno a gocciolarti addosso acqua per qualche ora… Ma non si può mica avere tutto nella vita!
Non molto tempo dopo la fine dell’acquazzone, sono entrata a Carcassonne e quasi subito ho potuto ammirare da lontano la Cité, la cittadella fortificata prima dai visconti di Trencavel e poi dai re di Francia, fra cui il nostro Luigi IX.
La città di Carcassonne è strettamente legata alla storia dei Catari e costituisce il cuore del Paese Cataro. Al di là degli aspetti religiosi, in Francia l’eresia catara oppose, all’inizio del XIII secolo, la casa reale (cattolica) ai nobili locali (catari). Lo scontro assunse presto connotati molto seri, tanto che il papa Innocenzo III bandì contro i Catari e gli Albigesi la prima delle Crociate che si svolsero direttamente sul territorio europeo. Nel 1209 Carcassonne venne assediata e presa da Simone di Monfort, che prese prigioniero Raymond Roger Trencavel, visconte cataro di Carcassonne. La cittadella divenne proprietà reale nel 1226 e Luigi IX la trasformò in fortezza reale, cardine del sistema difensivo della frontiera con l’Aragona.
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Tappa 36: Homps – Marseillette. L’atarassia del pellegrino

Il primo pensiero di stamattina è stato: “cavoli! È domenica e me ne sono scordata!” Pensiero dettato dal fatto che qui la domenica è molto difficile trovare qualche negozio di alimentari aperto. Ma ormai il gioco era fatto… Mi sono incamminata lungo il Canal du Midi verso Marseillette senza pensarci troppo.
Ho chiamato il Relais Occitan, un B&B particolare, in cui si viene ospitati in antiche ed enormi botti ripulite e sistemate a stanzette: me ne aveva parlato Antonella e come potevo perdere l’esperienza?! La signora mi ha detto che avrebbe aperto l’accueil solo alle 17, anche se io sarei probabilmente arrivata a Marseillette per le 11. Me la sono presa comoda, un passo dopo l’altro, qualche pausa in più… Ma la tappa era breve e alla fine alle 11 ero arrivata!
Un salto all’épicerie, la scoperta che il boulanger locale è celiaco e fa le baguettes senza glutine e poi un piccolo aperitivo… Decido di festeggiare la domenica regalandomi un pranzo al ristorante e poi… Relax di 2 ore a bordo canale! Se fossi stata in un’altra situazione, la voglia di fare una doccia, il fastidio degli abiti sudati addosso, la polvere appiccicata alle gambe, mi avrebbero impazzire dall’impazienza di arrivare al gîte… Ma qui… La giornata era bella, avevo un albero sotto cui ripararmi dal sole, un prato su cui stendere il tappetino, le nuvole da guardare mentre si rincorrevano nel cielo… Fra un pisolino e una nota sul diario, il pomeriggio è volato! Sarà forse questo lo stato atarassico, proiettato verso un’imparziale accettazione di ciò che porta il Cammino? Può darsi…fatto sta che ci si sta tanto bene!
E così, eccomi qua, ora: alloggiata in una botte e pronta per arrivare, domani, a Carcassonne, lasciare il Canal du Midi e intraprendere il Cammino del Piemonte Pirenaico verso Lourdes e poi Saint-Jean-Pied-de-Port!
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