Le ultime due tappe ci hanno portati alla Cruz de Hierro e poi giù verso le vigne del Bierzo e Ponferrada, fino ad arrivare alle pendici della lunga salita che ci condurrà al Cebreiro. La Cruz de Hierro, sebbene pochissime delle persone con cui sto camminando sembri conoscerla, è uno dei punti più carichi di significato dell’intero Cammino Francese. È qui che i pellegrini depositano, ai piedi della Croce, una pietra portata da casa che simbolizza i pesi della loro vita: le stanchezze, i peccati, tutto ciò che non va e che impedisce loro di crescere e di diventare persone migliori. È uno dei passi più importanti nel percorso di purificazione e di rinascita spirituale che il pellegrino cerca – per lo più – di compiere. Imparare a lasciarsi dietro le spalle i pesi della propria è uno degli aspetti fondamentali del Cammino, almeno secondo quanto ho vissuto finora e arrivare ai piedi della Croce, ieri, con il mio sasso raccolto mesi fa nell’ultimo cantiere che ho seguito a Milano, è stato una grandissima emozione, inutile sottolineare che lo sia stato ancora di più perché ci sono arrivata con mio marito e con i ragazzi coi quali ho condiviso così tanti giorni, momenti di fatica e di gioia… Temevo che percorrere il Cammino Francese, in agosto così affollato, dopo tante settimane di cammino solitario sarebbe diventato una specie di incubo, ma invece conserva tutto il suo fascino e la sua emozione, anche se devo ammettere che la nostalgia per un letto normale e per la cucina di casa inizia a farsi sentire!